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Il Counseling

La scienza filosofica, anticamente ritenuta la summa del sapere, si è, nel tempo, specializzata in vari settori di studio, proprio come le discipline umanistiche nate dal suo ambito. Oggi, la riflessione sul pensiero umano investe campi diversissimi, quali la gnoseologia, la metafisica, la politica, l’etica, l’economia, la religione, l’educazione, l’urbanistica, la scienza fisica e naturale, la sociologia, la psicologia, la storia, la demografia, la medicina, la matematica. Non esiste più una filosofia, ma ci sono le filosofie. Uno dei settori più innovativi di ricerca è quello della consulenza filosofica, che si avvale di figure specialistiche di riferimento (generalmente laureati in filosofia che hanno fatto corsi di specializzazione alla professione di counselor). Si orientano al counseling tutte quelle persone che, in assenza di specifici disturbi del comportamento, e non avendo necessità di un sostegno farmacologico, possono fare a meno sia dello psicologo che dello psichiatra. La
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Lasciare andare

Non si può trattenere tutto. Ci sono persone e situazioni che è bene imparare a lasciare andare.  Quando non possiamo fare niente per modificare una situazione o cambiare il carattere di una persona alla quale siamo affezionati, ma che ci fa stare male, è meglio accettare la realtà per quella che è. E, in qualche caso, anche lasciar andare, e lasciarla andare. Dobbiamo acquisire la consapevolezza di avere un potere limitato sulle cose. Il nostro desiderio, anche legittimo, di dominare la realtà, si scontra inevitabilmente con il dover prima o poi prendere atto dei nostri limiti, che ci impongono, ad un certo punto, di fermarci davanti all'impossibilità di agire per cambiare il contesto. Quando abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare stiamo, se non altro, con la coscienza tranquilla, e possiamo vivere in pace con noi stessi. La stessa arrendevolezza davanti all'ineluttabile la esprimiamo quando, piuttosto che voler dominare a tutti i costi la scena del nostro vivere, ci abb

Il Counseling Esistenziale

Per un approccio filosofico al counseling Chi si rivolge al counselor sente la necessità di modificare i suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti dentro relazioni e situazioni che egli non riesce più a gestire da protagonista ma che si trova, suo malgrado, a dover subire, senza volerlo Il Counseling non è un setting terapeutico, ma consiste in una relazione d'aiuto con l'altro, il cliente, che si trova in condizione di momentanea difficoltà e in uno stato di disagio passeggero, dovuto al contesto esterno, e al modo in cui egli si posiziona con il suo agire, all'interno di quelle dinamiche di relazione.  Pertanto, chi si rivolge al counseling sente la necessità di modificare i suoi atteggiamenti e i suoi comportamenti dentro relazioni e situazioni disfunzionali, all'interno delle quali egli non si riesce più a riconoscere come protagonista, ma che è costretto, suo malgrado, a subire. Lungi dal voler qui ingaggiare una polemica con gli psicologi, che fanno counseling sen

La malattia come stato di grazia

Godo della mia casa, che amo; delle mie letture (tante); del mio tempo per stare nella vita; della mia pace (confermo di essere una solitaria che non sa rinunciare, però, alla piacevole compagnia degli amici, quando è possibile). Tutto, finalmente, mi sembra tranquillo, e più in linea con la mia persona e con il mio essere... L'inferno sono gli altri... Aveva proprio ragione Sartre... Ed è assai difficile (lo è sempre di più) trovare in quell'inferno qualcuno o qualcosa che inferno non sono, e farli durare... E dargli spazio... È allora che la malattia diventa uno stato di grazia... E per fortuna che c'è... Perché salva, proprio come salva Dio... 

Vivere nel presente

Non rimpiango il mio passato. Quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Né provo nostalgia per un tempo che ora non è più. Certo, a volte qualcosa manca... Ma io non sono la mia storia. Sono la mia vita presente. Il mio adesso. Il qui ed ora del mio esistere e del mio stare al mondo. Non sono le cose che faccio. Sono il cuore che ci metto nel farle. Vivere non è fare. È essere. Stare. È perdersi in questo stare. Vivere è lasciar essere; lasciare andare. Veder fiorire e germogliare. Esplodere nell'armonia dei colori, dopo il silenzio dell'attesa. Essere madre di questa fioritura lasciandola venire alla luce. Io non sono le mie parole. E non sono nemmeno i miei pensieri. Sono il mio stare nelle cose. Sono ciò che sento, nel bene e nel male. Sono questo lasciarmi andare a ciò che provo, lasciandomi fluire, scorrendo come l'acqua, che passa, passa inesorabilmente per scivolare via, e non tornare mai più.  Ho avuto le mie occasioni - la vita me le ha offerte. Le mie opport

Counseling Scolastico ed Educativo

Il Counseling Scolastico ed Educativo è una pratica molto diffusa nel mondo anglosassone, che si va progressivamente affermando anche in Italia nelle scuole di ogni ordine e grado. Generalmente prevede l’istituzione di uno Sportello Counseling, tenuto da un docente Counselor che si è formato presso una scuola di specializzazione per almeno tre anni di seguito.  Esso si estrinseca in una relazione di aiuto che si rivolge a tutti gli utenti del mondo scolastico, intesi come comunità: alunni, compresi i bambini sin dalla più tenera età; genitori; docenti; dirigenti scolastici e personale ausiliario della scuola. È una pratica che ha come scopo il miglioramento di tutte le relazioni scolastiche e familiari dei giovani utenti, facenti parte della comunità. Difatti, i primi fruitori del servizio sono evidentemente i ragazzi. E secondariamente anche i docenti, i genitori degli alunni e la dirigenza, chiamati in causa come figure di riferimento, presenti e protagoniste nel percorso educativo d

Il Counseling

Breve Introduzione Sono un’insegnante liceale di ruolo di Storia e Filosofia appassionata del lavoro che faccio, con felicità e gioia, per la grande carica emotiva che ogni giorno i miei alunni sanno regalarmi. Perché stare in mezzo ai giovani è l’esperienza più bella e arricchente che si possa fare nella vita. Sono anche madre di due ragazzi meravigliosi. Ed è forse anche un po’ per questo che, dopo aver cresciuto i miei figli, ho scelto di rimanere nel mondo della scuola, per continuare a condividere l’emozione di stare con e tra i giovani, future classi dirigenti del nostro paese. Il mio vissuto di mamma e di docente, oltre che di figlia che è stata per anni molto impegnata nella cura di una madre anziana e bisognosa di attenzioni continue e costanti, non mi ha fatto però dimenticare di essere una donna completa, ancora alla ricerca di una stabilità affettiva e sentimentale, che rincorro e che non voglio perdermi. Per le oggettive condizioni del mio vivere ad un certo punto ho senti

Il Counseling Breve

Il Counseling Breve orientato all’azione 1.1 Il Counseling come relazione d’aiuto Il counseling è una pratica di consulenza psicologica, proveniente dall’insegnamento di Carl Rogers, psicologo statunitense, noto per la terapia non direttiva, centrata sul cliente che fu il primo ad introdurre il termine nel 1951. Sempre più diffuso negli ultimi anni, anche in Italia, il counseling è fondato su un approccio clinico, orientato al dialogo interattivo e partecipante, di tipo assertivo, tra un terapeuta-consulente e il suo paziente-cliente. Le strategie della consulenza psicologica superano la tradizionale analisi psicoanalitica freudiana, basata sul racconto emotivo dei vissuti e del passato, nelle sue espressioni patologiche e traumatiche, e vanno ad affrontare direttamente il cuore dei problemi, per tentare una loro risoluzione attraverso il problem solving e l’orientamento all’azione e al successo. Spesso una terapia analitica dell’inconscio richiede anni di trattamento e di indagine per

Scrittura creativa

Si dice che la prima forma di terapia per tutti i disagi psichici sia la parola. Già Socrate, col dialogo maieutico, sosteneva che la verità è qualcosa che si partorisce dall’animo, interloquendo con l’altro. La terapia clinica in psicologia utilizza il dialogo come mezzo e strumento diagnostico e terapeutico. Perché il trauma psichico risiede nelle cose non dette, nelle emozioni non verbalizzate che, spesso, costituiscono dei problematici nodi emotivi, difficili da sciogliere. Insomma bisogna parlare, sfogarsi, raccontarsi agli altri. Quando, poi, si tratta di noi, della nostra intimità, è bene scegliere la persona con cui confidarci, sulla base della fiducia reciproca. Un genitore, un maestro, un prete, possono costituire le figure di riferimento tradizionali. Ma si può avere anche un amico, cui raccontare se stessi. Quando questi punti di riferimento sono assenti, la solitudine crea il problema. Ed accade molto più frequentemente di quanto si pensi, che anche persone adulte abbiano

Arteterapia

Il counseling espressivo, o art counseling, è un tipo di relazione d’aiuto che utilizza la creatività, il gioco, il movimento. Come altre forme di arteterapia, il counseling espressivo valorizza la comunicazione analogica e non verbale. La sessione di counseling espressivo può essere sia individuale che di gruppo. Il terapeuta incoraggia il paziente, o i pazienti, a esprimersi attraverso la creazione di un oggetto, e a tradurre le sue emozioni nella lingua del fare. Attraverso l’espressione artistica – un’immagine, una scultura, una danza, un racconto, le forme sono le più varie – possono riemergere anche i pensieri e i desideri più profondi, che la psiche aveva rimosso. Non solo il colore e il disegno sono strumenti di crescita, ma anche il gioco, la musica, la danza, il movimento creativo, l’espressione corporea, la fotografia, le immagini, la drammatizzazione, le rappresentazioni teatrali. La mia personale esperienza, contratta nell’ambito del counseling espressivo e dell’arteterapi